• Creare un sito di e-commerce: guida pratica per imprenditori

Aprire un canale online per vendere i propri prodotti, oggi, è considerata da molti imprenditori quasi come una mossa obbligata, un’estensione naturale del business. Tuttavia, per creare un sito di e-commerce come si deve è necessario stabilire un percorso tecnico e strategico che segua ogni stadio dell’implementazione, dai primi momenti di sviluppo alla ricezione del primo ordine online.

Per cominciare, la fase iniziale è spesso piena di ambiguità: potresti chiederti se sia sufficiente installare un CMS, se convenga scegliere una piattaforma in abbonamento, se sia necessario un gestionale, o ancora quanto debba essere personalizzato il sito rispetto alle esigenze specifiche del tuo settore. Non importa che il prodotto sia home-made o che la sua realizzazione sia delegata a un team esterno: se mancano consapevolezza e pianificazione, il risultato sarà con tutta probabilità una soluzione non scalabile, lenta o complicata da mantenere.

Oggi riflettiamo dunque su cosa comporta davvero creare un sito di e-commerce dal punto di vista tecnico e quando può avere senso affidarsi a un team di sviluppatori esterni per trasformare un’idea in una piattaforma concreta, solida e pronta a crescere con l’azienda.

Creare un sito e-commerce: non solo una “bella vetrina”

L’equivoco più comune è legato alla convinzione che un sito di e-commerce sia una semplice vetrina digitale e che, in quanto tale, una volta messa online, non richieda più attenzioni. In realtà si tratta di un sistema complesso, in cui ogni scelta tecnica ha impatti concreti su prestazioni, sicurezza, capacità di adattamento e gestione operativa. Fondamentale, in quest’ambito, è la scelta dell’infrastruttura, che può spaziare da piattaforme preconfigurate, che permettono di lanciare un sito in pochi giorni, a soluzioni completamente personalizzate, sviluppate da zero su misura per il cliente.

Ma c’è un mondo di sfumature nel mezzo. Un sito costruito con un CMS open source come Magento, WooCommerce o Prestashop può offrire un buon compromesso tra flessibilità e rapidità di implementazione, ma richiede comunque attenzione: serve scegliere un hosting performante, strutturare un database prodotti coerente e predisporre un ambiente sicuro e aggiornabile nel tempo. Una decisione tecnica sbagliata all’inizio può complicare ogni miglioramento futuro.

Inoltre, è fondamentale definire già in fase iniziale come il sito si dovrà comportare: quante categorie di prodotti dovrà gestire, quanti utenti saranno contemporaneamente attivi, quali lingue e valute dovrà supportare, e con quali altri strumenti aziendali dovrà dialogare. Nessuna di queste domande ha una risposta universale. Proprio per questo è utile avere accanto un team tecnico che non solo sappia scrivere codice, ma sappia anche fare le domande giuste.

Template o personalizzazione?

Una delle prime decisioni operative dell’imprenditore sarà quella di optare per un tema grafico preimpostato o di investire su un sito costruito su misura. L’opzione del template può apparire, in un primo momento, estremamente attraente, soprattutto per ridurre tempi e costi. In alcuni casi può essere una scelta ragionevole, specie quando si ha bisogno di testare il mercato o validare un’idea senza grossi investimenti iniziali.

Questa scelta porta però con sé alcuni limiti. I template, per loro natura, tendono a essere generici: offrono una struttura predefinita che potrebbe non adattarsi perfettamente ai flussi specifici dell’azienda, alle esigenze del catalogo o alla customer experience desiderata. Se il progetto ha anche solo un minimo grado di complessità (come un sistema di scontistica personalizzata, la vendita B2B, o la gestione di magazzini distribuiti) l’adattamento di un tema esistente può trasformarsi in un lavoro persino più oneroso della creazione di un’interfaccia dedicata.

Un team di sviluppo esterno, in questo contesto, può fornire un supporto decisivo, analizzando i bisogni concreti e costruendo una piattaforma che abbia senso non solo dal punto di vista estetico, ma anche da quello funzionale, che sia in grado di evolversi e di rispondere agli obiettivi specifici del business. Non si tratta mai di fare “il sito più bello”, ma il più adatto alla singola esigenza.

Funzionalità invisibili ma essenziali: tutto ciò che serve e che l’utente non vede

Immaginando un sito e-commerce, ci ritroveremo probabilmente a pensare a immagini di prodotti, filtri di ricerca e pagine di check-out. Ma la vera complessità tecnica risiede in ciò che non si vede. Un sito di vendita online, per funzionare bene, deve saper dialogare con altri sistemi: dal gestionale aziendale che tiene traccia delle scorte, al CRM che raccoglie le informazioni sui clienti, fino al software per la fatturazione e alla piattaforma logistica per la spedizione degli ordini.

Tutti questi strumenti devono poter comunicare tra loro in modo agevole. In termini pratici, bisogna quindi realizzare integrazioni stabili e ben documentate. E qui l’esperienza tecnica fa la differenza: non basta “collegare due strumenti”, serve costruire dei ponti solidi che reggano anche quando il volume di ordini cresce o quando si decide di aggiungere nuove funzionalità.

Un altro elemento che spesso viene sottovalutato è la gestione dei pagamenti. Offrire diverse modalità di pagamento – carte, bonifici, PayPal, sistemi rateali – non è solo una scelta di marketing. Ha implicazioni tecniche che coinvolgono sicurezza, compliance normativa, tracciamento delle transazioni. Anche qui, scegliere soluzioni affidabili e implementarle correttamente richiede attenzione e competenze specifiche.

Infine, va considerato il tema dell’analisi dei dati. Ogni interazione sul sito produce informazioni utili: comportamenti di navigazione, conversioni, abbandoni del carrello. Un sito strutturato correttamente permette di tracciare questi dati nel rispetto della normativa, e soprattutto di renderli leggibili per chi deve prendere decisioni. Senza questo livello di lettura, l’e-commerce rischia di diventare un contenitore di dati tanto preziosi quanto inaccessibili.

Costi, tempi e scelte strategiche: come costruire qualcosa che duri

Prima di avviare lo sviluppo, dovrai valutare la sostenibilità economica del progetto: quanto costa realizzare un sito di e-commerce fatto bene? Quanto tempo ci vuole? E cosa succede se, dopo pochi mesi, avessi bisogno aggiungere nuove funzioni?

Non esiste un costo fisso, poiché questo dipende da molti fattori: la complessità del catalogo, il numero di lingue o valute da gestire, il grado di personalizzazione richiesto, le integrazioni con altri strumenti. Esiste però un dato di fatto che non cambia mai: compiere scelte affrettate e impulsive ha come diretta conseguenza l’aumento della spesa. Un sito che nasce con una struttura rigida o con una base tecnica poco solida può diventare in poco tempo un ostacolo, costringendoti a rifare da capo ciò che si poteva progettare meglio fin dall’inizio.

Anche le tempistiche vanno stimate con buon senso. Creare un e-commerce professionale richiede settimane, a volte mesi, ma soprattutto implica un confronto continuo tra chi conosce il mercato (cioè l’imprenditore) e chi sa tradurre quei bisogni in soluzioni informatiche. Affidarsi a un team tecnico che lavora con metodo, con strumenti collaborativi e con una roadmap chiara, da questo punto di vista, è decisivo.

La cosa più importante da capire è che un e-commerce non è un progetto “una tantum”, ma una piattaforma che deve essere aggiornata, migliorata e adattata nel tempo. Per questo motivo, l’investimento iniziale deve essere considerato in un’ottica più ampia, tenendo conto anche dei costi di manutenzione e di eventuali modifiche.

Quando affidarsi a un team esterno e perché non è “solo outsourcing”

Nel momento in cui decidi di creare un sito di e-commerce, una delle scelte più delicate riguarda, naturalmente, la persona o il team a cui affidare il progetto. Alcuni imprenditori si rivolgono direttamente a un freelance o a una web agency, altri delegano il tutto a un team interno. Ma esiste una terza opzione, spesso trascurata: lavorare con un team di sviluppo esterno specializzato, con un approccio strutturato e flessibile.

Con l’outsourcing, è possibile disporre di uno sviluppatore (o un gruppo di sviluppatori) che lavora al tuo fianco, parlando la tua lingua e trasformando le esigenze aziendali in codice. Un buon team esterno non impone soluzioni, ma le costruisce insieme al cliente. Porta esperienza tecnica, metodo, e la capacità di prevenire problemi che un occhio meno esperto non vedrebbe.

In Beehind, ad esempio, lavoriamo in questo modo: dopo una prima fase di ascolto e analisi, traduciamo gli obiettivi in un piano tecnico concreto e gestiamo lo sviluppo con trasparenza, milestone chiare e flessibilità. Non vendiamo pacchetti preconfezionati, ma costruiamo soluzioni che funzionano nel contesto specifico di ogni azienda.

Quando ha senso scegliere un team esterno? Sicuramente quando non possiedi internamente le competenze tecniche e vuoi evitare di improvvisare, oppure quando desideri un prodotto su misura e di qualità in tempi ridotti. O ancora, semplicemente, quando hai bisogno di essere affiancato da persone in grado di guidare il progetto con competenza, evitando sprechi e rallentamenti.

Creare un sito di e-commerce non è solo una questione tecnica

Creare un sito di e-commerce è un’operazione che coinvolge più dimensioni: tecnica, organizzativa, strategica. È un progetto che richiede visione, ma anche attenzione ai dettagli. Affidarsi a un team competente non è solo una questione di codice ben scritto, ma un modo per affrontare ogni fase con maggiore lucidità, evitando errori costosi e costruendo un sistema capace di crescere con l’azienda.

Se stai pensando di avviare il tuo progetto di e-commerce, la cosa migliore che puoi fare per cominciare è porti le domande giuste. Se sei in dubbio su come rispondere a queste domande e hai bisogno di un confronto, i nostri sviluppatori sono qui per ascoltarti.

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